la Semantica dell'Aggettivo
⇨ Aggettivi Identificativi

testo - pag.1

Voi ch'ascoltate

 

Voi ch'ascoltate in rime sparse il suono
di quei sospiri ond'io nudriva 'l core
in sul mio primo giovenile errore
quand'era in parte altr'uom da quel ch'i' sono,

del vario stile in ch'io piango et ragiono
fra le vane speranze e 'l van dolore,
ove sia chi per prova intenda amore,
spero trovar pietà, nonché perdono.

Ma ben veggio or sì come al popol tutto
favola fui gran tempo, onde sovente
di me medesmo meco mi vergogno;

et del mio vaneggiar vergogna è 'l frutto,
e 'l pentersi, e 'l conoscer chiaramente
che quanto piace al mondo è breve sogno.

 

(Francesco Petrarca, Canzoniere, I, v. 11)

(proff. Galeotti e Vecchi)


lessico - pag.1

rime sparse: i frammenti di cose scritte in lingua volgare ("Rerum vulgarium fragmenta" è il titolo che il Petrarca diede alla raccolta di poesie che noi oggi chiamiamo "Canzoniere")

in sul mio primo giovenile errore: il seguire un sentiero sbagliato, scelta tipica della giovane età

errore: nel senso etimologico di errare: vagare senza una meta precisa, da cui appunto deriva lo sbagliare

(proff. Galeotti e Vecchi)


guida - pag.1

Dal testo alla teoria

Cerca, in canzoni o poesie che conosci oppure nei messaggi pubblicitari che ascolti regolarmente alla TV, altri aggettivi identificativi e discuti con i tuoi compagni per capire il loro ruolo nel testo e nella comunicazione

Leggi attentamente la poesia e prova a togliere l'aggettivo identificativo o a sostituirlo con l'altro, cioè con stesso.

Vedrai come il testo perda di efficacia sia perché il verso risulta troppo corto sia perché manca poi l'allitterazione, cioè la ripetizione di suoni simili o uguali (me medesmo meco mi) che crea non solo un effetto sonoro ma contribuisce anche a sottolineare il significato

 Puoi ripetere lo stesso lavoro sulle frasi delle canzoni e sui messaggi pubblicitari che tu e i tuoi compagni avete trovato.

(proff. Galeotti e Vecchi)


guida - pag.2

Oltre il testo

Puoi fare un confronto tra il sonetto di Petrarca e questa poesia di Eugenio Montale: pur nella diversità dei temi di fondo:

- Petrarca parla del suo tormento interiore, della consapevolezza che le cose del mondo sono vane e inconsistenti;

- Montale parla del proprio animo lacerato, della mancanza di certezze da consegnare agli altri.

- Entrambi si rivolgono ad un interlocutore, pur cambiando il numero dei pronomi: voi-io per Petrarca; tu-noi per Montale.

 

Non chiederci la parola

Non chiederci la parola che squadri da ogni lato
l'animo nostro informe, e a lettere di fuoco
lo dichiari e risplenda come un croco
perduto in mezzo a un polveroso prato. 

Ah l'uomo che se ne va sicuro,
agli altri ed a se stesso amico,
e l'ombra sua non cura che la canicola
stampa sopra uno scalcinato muro!

Non domandarci la formula che mondi possa aprirti,
sì qualche storta sillaba e secca come un ramo.
Codesto solo oggi possiamo dirti,
ciò che non siamo, ciò che non vogliamo.

(proff. Galeotti e Vecchi)


teoria - pag.1

L'aggettivo identificativo indica una relazione di identità o uguaglianza tra persone animali o cose

Esempio: Anna ha lo stesso maglione di Laura

             io e Gigi frequentiamo i medesimi amici

Lo puoi usare anche per rafforzare il nome

Esempio: L'allenatore stesso (= l'allenatore in persona, proprio lui e non un altro) si è congratulato con me

Ricorda: su altri testi puoi trovare stesso e medesimo tra gli aggettivi dimostrativi

(proff. Galeotti e Vecchi)


esercizi - pag.1

ESERCIZIO 1

Costruisci una frase per ognuno dei seguenti aggettivi identificativi, poi confrontale con quelle dei tuoi compagni per vedere come rendere più efficace la loro presenza in un testo:

stesso, medesimo, stessa, medesimi 

(proff. Galeotti e Vecchi)


esercizi - pag.2

ESERCIZIO 2

 Distingui gli aggettivi dai pronomi dimostrativi nelle seguenti frasi:

 

- Lo stesso attore ha recitato in tre film.

- Per me è lo stesso.

- Prendo sempre lo stesso gelato con i medesimi gusti.

- Il professore ripete sempre le stesse cose.

- Si, è la stessa!

- Ti piacciono le stesse scarpe di Marco? Sì, le medesime!

- Così truccato e abbellito, io stesso non capivo che cane fosse (C. Levi)

- Avendo a rifare la stessa vita che avesse fatta, nessuno vorrebbe tornare indietro? (G. Leopardi)

(proff. Galeotti e Vecchi)

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